Intervista Speciale come “Italy Trademark Attorney Firm” del 2020 per la World Trademark Review

Ecco il questionario appena pubblicato nel supplemento speciale “The Global IP Awards: Key Insights from IP Leaders 2020” a cura delle riviste World Trademark Review e Intellectual Asset Management. Lo scorso gennaio, Barzanò & Zanardo ha vinto il premio “Italian Trademark Attorney Firm of the Year 2020” e il nostro amministratore delegato Alfredo Zanardo ha risposto ad alcune domande ad hoc. Leggete l’articolo per scoprire le sue risposte.

D: Può parlarci della Barzanò & Zanardo (dimensioni, ambito di specializzazione e figure chiave)?

R: Sin dal 1878, siamo leader nel campo della Proprietà Intellettuale. Nella vasta gamma di servizi altamente personalizzati che offriamo ai nostri clienti ci sono marchi, brevetti, diritto d’autore e tutela di design, come anche consulenza legale e strategica, attività di due diligence e valutazione economica in relazione ai diritti di proprietà intellettuale, e brand protection.

Il nostro team si compone di oltre 60 professionisti suddivisi in 7 sedi sul territorio nazionale. Ciascuno dei nostri esperti è in grado di unire ad una solida preparazione legale una specializzazione nei più vari ambiti commerciali e produttivi: dalla meccanica all’elettronica, dall’edile all’energetico, dalla chimica alle biotecnologie, per non parlare dei settori farmaceutico, luxury, alimentare, GDO, fashion & design, bancario, finanziario e istituzionale.

In quasi un secolo e mezzo di attività, più di 85.000 aziende ed enti italiani ed internazionali ci hanno affidato la protezione dei loro beni immateriali ed abbiamo gestito più di 70.000 brevetti e 50.000 marchi attivi.

D: Quali fattori pensa abbiano reso l’azienda di successo nel corso dell’ultimo anno?

R: Il fattore umano è il nostro valore aggiunto. Crediamo fermamente che il successo della nostra azienda sia dovuto ad un team formidabile che è stato composto con il tempo. Ogni giorno in Barzanò & Zanardo più di 200 persone collaborano e si sostengono a vicenda nei nostri uffici in tutta Italia.

Nel corso degli anni, abbiamo saputo riconoscere con successo l’ampio spettro dei nostri talenti in una grande varietà di campi. La scrupolosa ed attenta selezione delle nostre risorse ed il modo in cui ci teniamo al passo con i tempi, attraverso la partecipazione a conferenze, corsi di formazione e progetti accademici in Italia e all’estero, hanno reso il nostro team unico.

Infine, l’assioma “l’insieme è più grande della somma delle sue parti” evidenzia l’idea che quando singoli individui sono interconnessi tra loro per formare un’unica entità, il valore di questa unione è maggiore che nel caso in cui questi fossero divisi in comparti separati. Crediamo infatti che il nostro successo sia altresì frutto di una incredibile sinergia creata dal contributo di ognuno.

D: La vostra azienda è tra le prime per numero di depositi in Unione Europea ed è una delle top e-users. Quali sono i passaggi chiave per sostenere un’attività di deposito di successo? 

R: I cambiamenti portati dalla rivoluzione digitale hanno senza dubbio trasformato diversi settori. Grazie alle svariate piattaforme online che operano su scala internazionale, anche le piccole e medie imprese sono ora in grado di vendere i loro prodotti in altri Paesi senza la necessità di sviluppare reti di distribuzione all’estero. Oggi più che mai, vediamo numerose aziende, anche italiane, prendere atto di quanto sia fondamentale proteggere i loro beni immateriali, per lo meno al livello dell’Unione Europea.

Uno dei punti chiave del nostro successo si basa sul fatto che non ci consideriamo meri esecutori delle istruzioni dei clienti ma cerchiamo sempre di indossare le vesti di partner proattivi. Di conseguenza, i nostri clienti si fidano di noi e continuano a cercare il nostro supporto durante la loro espansione, non solo per depositare domande di marchio, ma anche per avere una visione a 360 gradi dei loro diritti di proprietà intellettuale. I nostri professionisti sono così in grado di intraprendere tutte le azioni sinergiche necessarie per tutelare efficacemente il brand, insieme ai prodotti e ai servizi che contraddistingue.

D: Accanto alla strategia IP e alla brand protection, Barzanò & Zanardo offre anche servizi finanziari, come attività di due diligence e valutazione economica in relazione ai diritti di proprietà intellettuale. Come ha cominciato a sviluppare ed elaborare le competenze dei membri del suo team per poter offrire questa visione a 360 gradi della proprietà intellettuale?

R: Con la convinzione che sia essenziale costruire una strategia IP a tutto tondo per i nostri clienti, negli anni abbiamo creato un team con una preparazione multidisciplinare. Con questa visione, abbiamo iniziato ad ampliare la gamma dei nostri servizi aprendo, per esempio, un dipartimento dedicato alla brand protection e sviluppando una serie di soluzioni in ambito finanziario.

Per quanto riguarda l’attività di IP due diligence e valutazione economica, abbiamo formato un team ibrido di consulenti che hanno appreso, sia tramite seminari e corsi di formazione, sia con l’esperienza diretta, come collegare la propria preparazione in campo legale ad un solido bagaglio di esperienze in ambito economico-finanziario.

I nostri esperti utilizzano competenze manageriali, finanziarie e fiscali finemente perfezionate al fine di fornire ai clienti il loro patrimonio di esperienza in valutazioni nazionali ed internazionali – dalle start-up tecnologiche ai grandi gruppi industriali. Grazie ad una conoscenza approfondita della prassi di valutazione dei beni immateriali, aiutiamo costantemente le istituzioni e le aziende a riconoscere i propri vantaggi competitivi.

D: Quali sono alcuni dei vantaggi di lavorare in una “boutique firm” di proprietà intellettuale?

R: Più grande non porta sempre a migliori risultati, specialmente nel mondo legale. Ci consideriamo una boutique di consulenza con un alto posizionamento e un focus specifico sulla personalizzazione. Dato che, come detto, i nostri esperti hanno esperienze ampie e conoscenze approfondite di particolari settori del diritto, riusciamo ad offrire un approccio su misura a ciascuno dei nostri clienti.

Essere una “boutique firm” significa inoltre godere di maggiore flessibilità e relazioni dirette ed autentiche con i clienti. Nel contesto di oggi in cui rapidità e prontezza sono essenziali, crediamo che ricevere risposte immediate ed essere sempre connessi sia di vitale importanza per qualsiasi imprenditore o agente.

Un ulteriore vantaggio consiste anche nella possibilità di promuovere una cultura aziendale forte, mantenendo un basso turnover. Nel corso degli anni, abbiamo costruito con successo un team sinergico, che ci ha permesso di dare regolarità e stabilità ai servizi che offriamo ai nostri clienti.

D: Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una scia di cambiamenti nella prassi come conseguenza delle riforme marchi europee. Quale impatto hanno avuto queste ultime sul vostro team e sull’approccio strategico ai marchi?

R: Le recenti riforme marchi europee hanno senza dubbio influenzato le modalità con cui il nostro team costruisce le strategie di tutela relative ai portafogli marchi dei nostri clienti.

La fine dell’approccio “class-headings-covers-all” ha reso necessario specificare con esattezza i beni o servizi di interesse al momento del deposito della domanda di marchio. Di conseguenza, le conversazioni con i nostri clienti si sono intensificate ed approfondite. Comprendere precisamente il settore commerciale e la prospettiva imprenditoriale di un cliente è fondamentale al fine di tutelare al meglio i diritti del cliente.

Inoltre, a seguito dei cambiamenti nelle procedure di opposizione, abbiamo assistito ad un aumento nel numero di opposizioni depositate nell’Unione Europea. Ad esempio, i clienti che posseggono designazioni di origine protetta hanno adesso la possibilità di contestare domande di marchio di terzi.

Infine, l’abolizione del requisito della rappresentazione grafica ha spianato la strada a nuovi depositi per tutelare i marchi non convenzionali dei nostri clienti. Così, i nostri professionisti hanno sviluppato sempre di più un “out-of-the-box thinking” al fine di dare quel valore aggiunto agli investimenti dei nostri clienti.

D: Quali sono le principali sfide della proprietà intellettuale per i titolari di diritti in Europa?

R: Poiché l’Europa si è trasformata da un’economia basata sull’industria ad una basata sulla conoscenza, le idee e l’innovazione sono diventati la prima fonte di vantaggio competitivo per la maggior parte delle aziende. Infatti, oggi più che mai, i titolari di diritti in Europa stanno lottando per allineare le loro strategie di proprietà intellettuale alle loro attività commerciali.

Oggi, i titolari di diritti hanno bisogno di tutelare le nuove tecnologie e coordinare i loro progetti imprenditoriali in base alle opportunità di mercato che si prospettano. Inoltre, le sempre maggiori possibilità di collaborazione tra aziende rendono la protezione a lungo termine ancora più cruciale, ma inevitabilmente più impegnativa.

Per di più, la mancanza di armonizzazione dei diritti di proprietà intellettuale tra i Paesi rappresenta una grande sfida per le aziende che operano su larga scala. Come nota a parte, l’incertezza creata dalla Brexit ha indubbiamente danneggiato i titolari di diritti europei.

D: L’Italia ha recentemente introdotto i marchi di certificazione. Quanto potrebbero essere importanti e cosa dovrebbero tenere a mente i titolari di diritti?

R: I nuovi marchi di certificazione sono stati introdotti nella normativa italiana il 23 marzo 2019 dal Decreto Legislativo 15/2019. Con il passare del tempo e man mano che questo istituto diventerà più diffuso, siamo fiduciosi che aiuterà gli operatori economici italiani a proteggere le eccellenze del settore primario a livello nazionale, così come ad accrescere la protezione dei consumatori.

È importante sapere che il proprietario di un marchio di certificazione non dovrebbe in nessun caso essere coinvolto in attività riguardo la fornitura di prodotti o servizi certificati. Piuttosto, il titolare diventa l’entità di supervisione che verifica che tutti gli utenti rispettino gli standard certificati ed è tenuto ad emettere e adottare un regolamento d’uso del marchio.

In aggiunta, diversamente dal resto dell’Unione Europea, è possibile registrare indicazioni sulla provenienza geografica di prodotti o servizi. Infine, i titolari di marchi nazionali collettivi potranno fare richiesta per convertire questi ultimi in nuovi marchi di certificazione.

D: La Foresta Barzanò & Zanardo è un progetto attualmente in corso. Può raccontarci un po’ di questa iniziativa e spiegarci perché tali progetti sostenibili dovrebbero essere adottati dalla comunità giuridica?

R: Crediamo fermamente in un’innovazione responsabile. Durante l’INTA 2019, abbiamo avviato l’iniziativa sostenibile “Seeding Innovation” dando vita alla prima Foresta Barzanò & Zanardo, che ci ha permesso di piantare 200 alberi da frutto ad Haiti grazie ad una partnership con Treedom. La foresta contribuirà ad assorbire 25 tonnellate di CO2 (sufficienti a riempire 126 camion), generare ossigeno, proteggere la biodiversità del nostro pianeta ed aiutare la popolazione locale in modo concreto.

Siamo convinti che proteggere il pianeta sia compito di tutti. La comunità giuridica riunisce stimati professionisti e intellettuali illustri con ampie opportunità di networking. Dato che queste persone sono in grado di far risuonare la propria voce, è estremamente importante che promuovano iniziative sostenibili.

Abbiamo una serie di nuovi progetti sostenibili anche per il 2020, tra cui l’eliminazione di 90.000 bottigliette di plastica consumate ogni anno in tutte le nostre sedi.

D: Infine, quale consiglio darebbe ai giovani praticanti che vogliono perseguire una carriera nell’ambito dei marchi?

R: Per rispondere a questa domanda finale, ci siamo rivolti ai nostri praticanti marchi. Secondo molti di loro, i giovani che ambiscono a perseguire una carriera nell’ambito dei marchi dovrebbero essere consapevoli che questo lavoro richiederà loro di saper passare continuamente e rapidamente da un approccio legale a uno più economico e commerciale. Perciò, il punto uno è che la flessibilità è essenziale.

Inoltre, una carriera nell’ambito dei marchi significa anche essere in grado di stabilire relazioni di valore con i clienti, così come con i colleghi stranieri. Seminari, workshop e conferenze internazionali sono sempre all’ordine del giorno. Dunque, i praticanti dovrebbero iniziare a sviluppare la capacità di parlare in pubblico ed in contesti interpersonali il prima possibile, se vogliono distinguersi nella loro carriera.

 

Il questionario per intero in lingua inglese è anche disponibile al seguente link: WTR e IAM-media.

Questo articolo è comparso per la prima volta nel supplemento alle riviste IAM e World Trademark Review “The Global IP Awards: Key Insights from IP Leaders 2020”, pubblicato da Law Business Research – Divisione IP. Per vedere la guida completa, visita il sito www.IAM-media.com oppure www.WorldTrademarkReview.com.

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