La battaglia del Gianduiotto

Lindt tiene il marchio e i cioccolatieri piemontesi invece il disciplinare di una ricetta della tradizione.

Il gianduiotto, il celebre cioccolatino a forma di prisma tra i simboli della città di Torino, è stato protagonista di una battaglia che ha visto contrapposti il Comitato del gianduiotto di Torino IGP e il colosso svizzero Lindt & Sprüngli.

Dopo circa due anni, le parti sono giunte a un compromesso che consentirà al comitato di creare l’IGP del gianduiotto di Torino.

Nel marzo 2022 il Comitato, composto da imprenditori e cioccolatieri locali e sostenuto dalla Regione Piemonte, ha avviato l’iter per il riconoscimento come IGP di uno dei prodotti della tradizione dolciaria torinese. A fronte di tale richiesta, Lindt & Sprüngli, proprietario di Caffarel dal 1997 e titolare del marchio “Gianduia 1865. L’autentico Gianduiotto di Torino”, ha espresso da subito il timore che il riconoscimento dell’IGP potesse impedirle di continuare a produrre il cioccolatino secondo la propria ricetta e utilizzando il proprio marchio.

Secondo il Comitato, per la creazione di un autentico gianduiotto sono previsti solo tre ingredienti: nocciole, zucchero e cioccolato. La ricetta del prodotto Caffarel, invece, prevede una percentuale inferiore di nocciole piemontesi e l’aggiunta di latte in polvere.

L’accordo consentirà di proseguire l’iter di creazione dell’IGP, garantendo al contempo a Lindt di poter continuare a utilizzare il marchio senza dover apportare modifiche alla propria ricetta.

Che cosa è una IGP?

L’IGP è un marchio che viene attribuito dall’Unione europea a quei prodotti (agricoli o alimentari) per i quali una particolare qualità, la reputazione o un’altra caratteristica dipendono dall’origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un territorio specifico.

L’IGP si differenzia dalla denominazione di origine protetta (DOP), per il suo essere maggiormente permissiva.

Infatti, per poter ottenere il marchio IGP basta che una fase del processo di realizzazione avvenga nel territorio geografico di appartenenza, mentre per ottenere il marchio DOP tutte le fasi della produzione, trasformazione ed elaborazione di un prodotto devono avvenire all’interno di una determinata area geografica.

Il marchio DOP certifica esclusivamente prodotti integralmente ottenuti e confezionati nel territorio d’origine dichiarato, mentre il marchio IGP certifica che non tutto il processo produttivo è legato alla zona d’origine dichiarata, ma lo sono le fasi più importanti, ossia quelle che danno al prodotto il suo carattere peculiare.

Il consumatore, di fronte ad un prodotto contrassegnato IGP, avrà quindi la garanzia che quel prodotto proviene da un’area geografica specifica, e che almeno una tra le fasi di produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene all’interno di un’area geografica determinata e nel rispetto di un rigido disciplinare, al quale tutti i produttori devono rigorosamente attenersi.

Il marchio IGP rappresenta, pertanto, un modo per riconoscere e proteggere l’autenticità di un prodotto locale, tutela le ricette e alcuni processi produttivi caratterizzanti e tipici del luogo e non per forza l’origine del prodotto complessivamente, se non quello della produzione finale.

Conferisce una tutela giuridica ad un prodotto originario di un luogo in modo che possa acquisire qualità, reputazione.

Il sistema delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) dell’Unione europea cerca proprio di tutelare e favorire il sistema produttivo e l’economia dei territori. Il legame indissolubile con luogo di origine vuole anche la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità e sostiene la coesione sociale dell’intera comunità. Un marchio dà valore e può portarne dove viene prodotto, facendo si che anche l’ambiente, le tradizioni e le peculiarità di una certa zona vengano mantenute.

L’Indicazione Geografica Protetta è uno dei marchi che mirano a proteggere specialità regionali dalle contraffazioni e dalle modifiche di ricette che farebbero loro perdere l’autenticità.

Attualmente l’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea e presto anche il Gianduiotto di Torino entrerà a far parte di questa prestigiosa lista.

I nostri consulenti sono a disposizione per assistervi nella tutela ed il riconoscimento di IGP e DOP.

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