L’iniziativa rientra nel programma della BZ-Academy, costantemente impegnata nella formazione -interna ed esterna- e nella promozione della cultura della proprietà industriale, a tutti i livelli.
Il filo conduttore dell’evento è stato una parola cara all’Unione europea: SOSTENIBILITÀ.
Il concetto di sostenibilità è oggi un imperativo imprescindibile, che va ben oltre la dimensione ambientale ed ecologica, ma che riguarda tutti gli aspetti dell’attività umana e, soprattutto, dell’attività delle imprese.
Dopo i saluti di apertura del CEO della Barzanò & Zanardo S.p.A., Dott. Alfredo Zanardo, la prima parte del convegno è stata dedicata alla presentazione del progetto di “Sostenibilità Integrata” tra B&Z, Rina Consulting S.p.A. e lo studio legale internazionale Aria Grace Law CIC, volto a fornire alle aziende un supporto a 360 gradi sulle questioni relative al raggiungimento e al mantenimento dei requisiti di sostenibilità e alla tutela delle innovazioni (in particolare marchi, brevetti e design) ad essi correlate.
A tal fine, è stato presentato un case-study, preparato dai relatori sulla base di esperienze reali, in cui sono stati esaminati i passi necessari per correggere alcune azioni non corrette poste in essere da una ipotetica impresa. In particolare, è stata effettuata un’analisi dei rischi legati alle possibili non conformità ai requisiti di sostenibilità dichiarati e sono state discusse le possibili strategie che le imprese possono adottare per implementare correttamente il concetto di “sostenibilità” all’interno della propria realtà aziendale nel rispetto della normativa europea, pur mantenendo la competitività e la riconoscibilità sul mercato. Sono state esplorate le opportunità date dai bandi di finanziamento che supportano le imprese nello sviluppo dell’innovazione necessaria, e valutati il profilo di rischio di interferenza con diritti altrui e le possibilità di tutelare l’innovazione stessa. Sono stati analizzati i rischi correlati al cosiddetto “green claim”, così come le opzioni relative alla scelta del marchio che contraddistingue il nome dall’azienda, che può essere più o meno vulnerabile a seconda del grado di capacità distintiva di cui è dotato. In questo senso, i nostri consulenti in proprietà industriale hanno suggerito le best practice da porre in essere per creare una immagine ed una brand identity forte, sia in termini di brevetto che sta alla base del prodotto, che di marchio che contraddistingue il prodotto stesso e/o l’azienda).
Prezioso il contributo della Professoressa Laricchia, la quale ha introdotto la c.d. quarta dimensione della sostenibilità, quella umana ed umanitaria, evidenziando gli aspetti più urgenti ed importanti di questa tematica.
Nella seconda parte del convegno abbiamo dato voce alle aziende che hanno condiviso le loro esperienze ed i loro progetti futuri nell’ambito della sostenibilità: dal settore dell’automotive e dei carburanti, a quello dell’organizzazione di eventi, passando per i metodi di agricoltura sostenibile, all’industria eolica e all’arredamento di design, implementati dai nostri illustri ospiti. È indubbio che l’investimento nella ricerca e nello sviluppo, e la tutela del frutto di tali attività, è un presupposto fondamentale nella crescita delle imprese, sia in quelle emergenti, ma anche in quelle storiche.
La storia e il know-how delle aziende sono state raccontate in una nuova luce, quella che riguarda l’impatto dell’azienda sulla realtà di tutti noi.
Ci siamo chiesti, insieme ai partecipanti, quale sia oggi il significato di sostenibilità e come possa coniugarsi con gli obiettivi di business e con la crescita dell’azienda.
La giornata è stata animata dalle sinergie createsi alle diverse tavole rotonde e in un momento conviviale di networking tra i partecipanti.
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