Trascrizioni dei titoli IP

La trascrizione è il procedimento amministrativo attraverso il quale sono rese pubbliche le variazioni che interessano la proprietà dei titoli di Proprietà Industriale o diritti reali ad essi relativi.

Nel nostro ordinamento, eccezion fatta per specifici casi, la trascrizione ha efficacia dichiarativa e non costitutiva; ciò significa che la mancata trascrizione non incide sulla validità dell’atto oggetto della trascrizione ma ha la finalità di rende opponibile l’atto nei confronti di terzi, dirimendo l’eventuale conflitto tra più acquirenti dello stesso diritto a favore di chi ha trascritto per primo.

Parimenti devono essere annotate nel registro le variazioni che interessano i dati anagrafici del titolare del titolo IP (nome o indirizzo). Si tratta, dunque, di adempimento che coinvolge le variazioni che non determinano un cambiamento di proprietà del titolo.

  • In cosa consiste la procedura di trascrizione

Per ottenere, la trascrizione, in conformità alla normativa italiana, il richiedente deve depositare presso i competenti uffici una c.d. nota di trascrizione, sotto forma di domanda, allegando la documentazione pertinente  ai sensi dell’articolo 196 del Codice di Proprietà Industriale.

Legittimato a richiedere la trascrizione non è soltanto il beneficiario della variazione intervenuta ma anche il dante causa.

La nota di trascrizione dovrà indicare:

  • i dati essenziali del beneficiario della trascrizione (per fare un esempio, i dati dell’acquirente del titolo a seguito di cessione);
  • il tipo di variazione intervenuta (cessione, fusione, cessione di ramo d’azienda, successione mortis causa);
  • l’elenco dei titoli di Proprietà Industriale oggetto della trascrizione.

Dovrà, inoltre, essere allegato l’originale o la copia conforme all’originale dell’atto da cui risulti la variazione intervenuta (atto di cessione, contratto di licenza, visura camerale attestante la fusione, atto di conferimento, dichiarazione di successione, atto di pignoramento etc.) o dell’atto che costituisce i diritti di garanzia sul titolo (es.: atto di costituzione di pegno).

Deve, inoltre, essere fornita la attestazione relativa al pagamento dei diritti prescritti, oltre che osservate le norme della legge sul registro, ove occorra.

  • Quando è importante effettuare una trascrizione

In Italia la opportunità di procedere o meno alla trascrizione è rimessa alla discrezionalità del titolare della privativa; ciò nonostante, i titoli di proprietà industriale dovrebbero essere sempre opportunamente aggiornati con i dati attuali del titolare.

Sebbene, nella maggior parte dei casi, non sia previsto un termine entro il quale le variazioni debbano essere trascritte, né siano previste sanzioni in caso di ritardo nell’adempiere a questo adempimento, tutti gli aggiornamenti nella titolarità delle privative devono essere portati a conoscenza degli Uffici di competenza. Nel caso di marchi di impresa, per esempio, normalmente, il rinnovo della registrazione rappresenta  l’occasione nonché il termine utile per provvedere alla annotazione e/o trascrizione.

Non è privo di conseguenze il ritardo di presentazione della trascrizione: l’ordine delle trascrizioni è, infatti, determinato dall’ordine di presentazione delle domande; ciò significa che, nel conflitto tra più acquirenti dello stesso titolo, prevale chi ha trascritto per primo.

In alcune giurisdizioni all’estero, inoltre, il deposito della trascrizione deve essere fatto tempestivamente rispetto alla data dell’atto che ha determinato la variazione  intervenuta; in questi paesi, infatti, il deposito tardivo della trascrizione comporta il pagamento di tasse di mora che, talvolta, possono anche essere di importo rilevante in quanto si incrementano proporzionalmente al ritardo con cui la trascrizione è stata richiesta.

In generale, trascrizioni e annotazioni si rendono necessarie ogni qualvolta il titolare  debba azionare il titolo dinnanzi alle Autorità amministrative o giudiziarie competenti, al fine di dimostrare la legittimazione attiva del soggetto che avvia l’iniziativa.

  • Perché rivolgersi ad un esperto

Trattandosi di argomento molto tecnico, è sempre meglio affidarsi alla assistenza di un Consulente in Proprietà Industriale in quanto:

  • Conosce in modo approfondito la materia;
  • È in grado di svolgere una valutazione e disamina preliminare sul portafoglio dei titoli di Proprietà Industriale in relazione al quale è intervenuta la variazione di proprietà per raccomandare la più efficace strategia di aggiornamento che consenta una razionalizzazione dei costi e degli adempimenti necessari;
  • E’ in grado di predisporre dichiarazioni confirmatorie (per esempio, di cessione) predisposte ad hoc per ciascun paese, che, nella maggior parte dei casi, sono utili per semplificare la procedura ed evitare i costi relativi all’ottenimento di traduzioni di atti originali.
  • Può provvedere direttamente all’espletamento delle formalità burocratiche, del tipo di notarizzazione e legalizzazione di documenti o registrazione fiscale degli atti, sgravando il titolare dei titoli da questi adempimenti.

 

 

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