L’Internet delle Cose (Iot): Cosa È Brevettabile?

La quarta rivoluzione industriale porta oggetti interconnessi tra di loro e con il mondo attraverso reti intranet ed Internet. L’Internet delle Cose (o IoT dall’acronimo inglese Internet of Things) porta ad una rivoluzione della responsabilità: la connessione non è più un atto volontario dell’individuo, ma gli oggetti rimangono connessi tra di loro e con banche dati esterne con lo scopo di condividere ed elaborare informazioni. È possibile ottenere un brevetto per oggetti IoT? E se sì, come?

26-30 miliardi di dispositivi saranno interconnessi tra di loro entro il 2025 secondo una stima contenuta in un rapporto dell’Ufficio Brevetti Europeo relativo alla quarta rivoluzione industriale. In pochi decenni è stato un susseguirsi di rivoluzioni che hanno condizionato gli stili di vita dei cittadini. L’informatica ha portato un personal computer in quasi tutte le abitazioni, le telecomunicazioni hanno portato dapprima un semplice cellulare che si è trasformato sempre di più in un minicomputer connesso via Internet per condividere dati e tramite sistemi di navigazione satellitare per condividere la posizione. L’individuo è stato fin qui responsabile della connessione via Internet per comunicare, scambiare idee, dati, informazioni.

L’Internet delle Cose (o IoT) ha senza dubbio portato ad una vera e propria rivoluzione. Il CES 2020 di Las Vegas, la più grande fiera del tech e dell’elettronica a livello mondiale ha visto la presentazione dei più disparati oggetti interconnessi che vanno dal mondo dell’automotive con la guida automatica a quello della domotica con l’assistenza domestica. Il seguente articolo tratterà alcune specifiche Q&A in merito alla brevettabilità di oggetti IoT.

 

È possibile brevettare oggetti IoT nei paesi europei?

Sì, è possibile ottenere protezione per gli oggetti IoT in relazione ad aspetti tecnici relativi a soluzioni tecniche che facciano funzionare gli oggetti IoT ottenendo un effetto tecnico nuovo e originale che risolva un problema tecnico.

 

È sufficiente aggiungere una connessione Internet ad un oggetto per ottenere un brevetto?

No, l’aggiunta di un dispositivo di interconnessione ad un oggetto già esistente con lo scopo di connetterlo alla rete non consente di ottenere un brevetto in quanto è riconosciuta come una combinazione banale di conoscenze tecniche già esistenti. Un tecnico esperto del ramo che volesse risolvere il problema tecnico di collegare un oggetto alla rete implementerebbe un dispositivo di connessione all’interno dell’oggetto in modo ovvio.

 

È sufficiente che l’oggetto IoT funzioni in modo nuovo e originale?

Far funzionare un oggetto IoT attraverso un algoritmo matematico implementato in un software del dispositivo che faccia compiere all’oggetto IoT operazioni nuove e originali non porta ad ottenere una protezione brevettuale se le operazioni eseguite dall’oggetto IoT non ottengono un effetto tecnico che risolva un problema tecnico.

 

Un algoritmo nuovo è di per sé un’invenzione?

Gli algoritmi matematici sono esclusi dalla brevettabilità in quanto sono una successione di operazioni mentali che non possono conferire alcun aspetto tecnico all’invenzione se presi singolarmente di per sé. Infatti non si può proteggere un’idea in quanto tale, ma si può proteggere una soluzione tecnica ad un problema tecnico.

 

Quando un algoritmo matematico contribuisce all’invenzione?

Il campo del riconoscimento per immagini è il più gettonato campo di ricerca tecnologica riguardando la maggior parte degli oggetti IoT dall’automotive per una guida automatica alla domotica per il riconoscimento facciale di persone da assistere o per riconoscere intrusi. La maggior parte degli algoritmi matematici presi di per sé non possono essere brevettati, ma la loro implementazione all’interno di un dispositivo elettronico o di un oggetto IoT può contribuire a produrre un effetto tecnico della soluzione tecnica di un problema tecnico.

Ad esempio un oggetto IoT che riconosca ostacoli su un percorso e risolva il problema tecnico degli scontri attraverso l’implementazione di una molteplicità di algoritmi matematici è un aspetto tecnico brevettabile poiché consente all’oggetto IoT di ottenere l’effetto tecnico di procedere in modo sicuro senza collidere con gli ostacoli.

 

E’ sufficiente che si individui un aspetto tecnico brevettabile per ottenere un brevetto?

Una volta determinata l’esistenza dell’aspetto tecnico della soluzione tecnica relativa all’oggetto IoT, bisognerà valutare se la soluzione tecnica adottata sia nuova e originale rispetto allo stato della tecnica nota. Se la soluzione tecnica avrà aspetti nuovi e originali, allora il brevetto potrà essere concesso.

 

Quali sono le invenzioni che hanno permesso lo sviluppo dell’IoT?

Tra le invenzioni che hanno permesso l’IoT è necessario annoverare l’Universal Serial Bus, comunemente noto come USB che ha permesso di ottenere una connessione plug-and –play ed una connessione ad una molteplicità di dispositivi. Altre invenzioni che consentono la condivisione di dati a distanza sono quelle relative alle tecnologie Bluetooth e alle tecnologie di comunicazione cellulare LTE ed il Near Field Communication NFC che permettono agli oggetti di comunicare tra di loro a breve distanza o ad ampia distanza.

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