Marques 2018: Parigi, la capitale europea dei marchi e della Proprietà Intellettuale per una settimana

Dal 18 al 21 settembre i consulenti della Barzanò & Zanardo Elisabetta Conta, Anna Parazzini, Antonella Pagliara e Andrea Reggio hanno partecipato all’annuale Conferenza di Marques nella suggestiva e rappresentativa cornice della città di Parigi. Quest’anno, tra i vari temi affrontati dalla Conferenza, sono stati approfonditi gli aspetti legati alla salvaguardia ed al mantenimento del prestigio e della qualità di marchi e design. In particolare il tema della conferenza verteva sul “Branding Style: Appearance, Aesthetics and Éclat”.

I temi

Gli interventi dei numerosi oratori che si sono alternati nel corso della conferenza, si sono dapprima focalizzati sulla strutturazione dell’identificazione del segno e del design e sulla relativa tutela tecnica e giuridica, necessaria non solo ai fini del mantenimento del prestigio storico, ma anche allo sviluppo di appetibilità sul mercato.

Successivamente è stato affrontato il tema dei segreti d’impresa, di importanza strategica non solo per le grandi multinazionali ma per qualsiasi realtà imprenditoriale. Nel 2017 le nuove legislazioni in materia dell’Unione Europea e degli Stati Uniti d’America hanno dettato le regole dei sistemi di protezione da porre in essere per arginare pericolose violazioni e stabilire un’armonizzazione tra imprese che operano su mercati sempre più interconnessi.

Invece, di connettività in rete, si è discusso anche con riferimento ai necessari mezzi di tutela messi in atto da ICANN sulla revisione delle regole stabilite dal sistema UDRP per la risoluzione delle controversie su nomi a dominio, analizzando la possibilità di richiesta danni in sede di procedure UDRP e di concertazione con le singole normative locali in materia di proprietà intellettuale.

L’apertura da parte dell’EUIPO ai marchi non tradizionali ha offerto l’occasione per approfondire i primi risultati ottenuti dai titolari di registrazioni concesse in Unione Europea per marchi sonori, di movimento, multimediali od olografici; così come ci si è, altresì, potuti soffermare su talune caratteristiche imprescindibili che un segno deve avere per essere un marchio registrato, e che, in loro assenza, non consentono di poter ottenere la registrazione anche ai sensi della nuova normativa.

Dopo un dovuto aggiornamento sullo stato dell’arte dei diritti di proprietà intellettuale in Unione Europea a seguito della Brexit, i lavori della conferenza si sono infine concentrati sulla riforma della normativa europea relativa al copyright, che rappresenta una necessaria guida alla sfida appena cominciata tra i diritti d’autore e le sempre più pressanti ed immediate esigenze della comunicatività digitale (per l’approfondimento del tema rimandiamo alla nostra comunicazione).

Per tirare le somme

La appena conclusa conferenza internazionale ha quindi, da un lato, incoraggiato il porsi interrogativi sulle sfide, per i titolari di marchi e per i loro consulenti, sul mantenimento e l’ottenimento di sempre più innovative forme di privativa, dall’altro, ha fornito risposte sugli strumenti tecnico-giuridici più all’avanguardia per far fronte alle esigenze normative e di mercato.

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